Qualche giorno fa ho terminato la lettura di
“The King – Il Re Nero”, libro fantasy di Mark (Marco) Menozzi, autore
esordiente italiano di narrativa fantasy. Il volume, di un affascinante nero
lucido, compresa la superficie esterna delle pagine è curato nei minimi
dettagli e in questo si apprezza il lavoro fatto dalla Fazi Editore (la stessa
di Twilight). Le pagine interne della copertina contengono una bellissima mappa
della regione dove è ambientato il libro, e questo denota che certamente la
storia non si esaurirà con un singolo volume, ma potrà essere ampliata
ulteriormente. Il volume è ben scritto con uno stile interessante e nonostante
sia originario da sessioni di gioco di ruolo, la cosa non è mai così lampante.
La storia è intrigante, non particolarmente innovativa, ma decisamente
interessante. I protagonisti principali del volume sono molteplici e ben
caratterizzati, e meno usuali di quanto si possa pensare, a parte la figura di
Gulneras che ricorda troppo da vicino un ben più famoso elfo scuro di D&D
(certo, le motivazioni e la storia sono diverse e particolarmente interessante
è il bracciale magico che guida la redenzione dell’elfo, ma le
similitudini con il Drow rinnegato di
Salvatore sono troppe). Particolarmente interessante è la gestione della magia,
lontana da quanto siamo stati abituati a leggere fin ora, ma più similare alle
evocazioni di Howardiana memoria. Devo dire che il libro scorre molto
velocemente, ma alcuni passaggi sono a dir poco caotici e ho trovato poco
efficace chiamare Goblin una razza di combattenti fieri e possenti, autentici
esperti marziali. Nell’immaginario comune i goblin sono ben altra cosa.
Nel complesso il libro è ben scritto e la storia
è piacevole e il livello qualitativo del progetto è alto. L’ambientazione si
cui si basa la storia è in procinto di essere usata, come originariamente fatto
dall’autore, per un gioco di ruolo. Le notizie su questo progetto sono ancora
frammentarie, ma non mancherò di segnalare novità in tal senso.
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