mercoledì 1 dicembre 2010

Nuova sessione di gioco

Domani finalmente si riprende a giocare a D&D. Per essere esatti, giochiamo a Pathfinder, che riprende le regole della precedente edizione di D&D e dopo qualche tempo, riprendo a fare il giocatore. Il DM questa volta sarò Paolo che ci propone una campagna di Pathfinder pre confezionata, la saga del Concilio dei Ladri. Iniziamo da bassi livelli (Terzo livello) e vedremo fin dove arriveremo.
Questa volta ho deciso di cambiare personaggio e utilizzare un Elfo Stregone Guerriero. In Pathfinder gli stregoni sono molto interessanti, con una maggiore predisposizione per magia innata, con abilità speciali e incantesimi bonus, legata alla stirpe arcana di origine (nel mio caso, abissale). Il personaggio si chiama Belran, ed è un elfo con legami abissali. Questo per caratterizzare un elfo non propriamente all’acqua di rose come i classici elfi delle foreste. Ora attendo di vedere l’evolversi dell’avventura per caratterizzare al meglio il personaggio. Per ora lo intendo come un classico elfo combattente e utente di magia.  Un po’ come era D&D all’origine.
Per quel che riguarda l’avventura, anche se si tratta di un modulo pre confezionato l’attesa, almeno da parte mia, è piuttosto alta. Paolo ha affermato di aver integrato modifiche al modulo con delle sue idee che da tempo voleva sviluppare, e questo rende il tutto più imprevedibile e sicuramente più interessante. Fin ora le avventure create da Paolo non hanno mai deluso le aspettative.
Dopo la prima sessione della Saga del Concilio dei Ladri vi darò le impressioni e il resoconto delle azioni dei nostri personaggi.

domenica 14 novembre 2010

Paper Model seconda parte

Il villaggio di carta presentato precedentemente ha avuto una lunga preparazione. Innanzitutto si devono trovare i modelli adatti da stampare. Noi abbiamo trovato un sito dove si possono scaricare gratuitamente e la qualità è davvero notevole. Per il villaggio di Barovia usato nelle nostre sessioni di Ravenloft (in realtà poi è diventato Vallaki), abbiamo costruito circa 20 edifici. Ho stampato gli edifici su carta leggermente più pesante del normale (120 – 150 gr) e poi, con una pazienza certosina, abbiamo tagliato e incollato i vari modelli (io ho tagliato e Marco incollava J ). Noi personalmente abbiamo usato del biadesivo per unire le varie parti degli edifici e questo ha dato stabilità alla carta. Se si usa una carta più pesante, è consigliato usare della colla. Vi riporto alcune foto dei vari passaggi della costruzione di un edificio.
Alcuni sono stati semplici, ma altri sono stati davvero più intricati come il Tool Gate, che ha dato il via a tutto il progetto.
In realtà il mio supporto non è stato così massiccio come si può pensare e gli onori di tale opera sono da attribuire a Marco. Io ho dato una mano e ho lanciato l’idea del plastico. Lui ha poi trasformato la mia idea in una realtà concreta ed economica.

Certo che gli edifici in resina o plastica verniciati sono ben altra cosa, ma la resa totale del villaggio è stata molto soddisfacente ed economica. L’idea del plastico non è malvagia e spero di poterla riproporre in avventure future (anche senza le regole della 4 edizione).



venerdì 12 novembre 2010

La Corte della Notte Eterna

Stasera voglio spendere due parole sulla Corte della Notte Eterna (CNE). Il nome, come facilmente intuibile nasce per il GdR Vampire. Nello specifico si tratta di Vampire Redemption per PC che ho giocato assiduamente in rete. Nel gioco in rete si interpretava un vampiro e la comunità di giocatori era molto legata al GdR e sono nati clan e associazioni di vampiri virtuali. La Corte è una di questi clan.  Tutto è nato per il gioco ma ha un significato molto più profondo. La Corte non è il primo clan di vampire al quale mi sono legato, ma è certamente quello che mi ha dato di più. Ricordo quando è nata la CNE. Tutto è iniziato durante una sessione di gioco di Vampire con i nostri personaggi, Shadar (io) , Yaos’n by Jamraj (Alessandro) , Isduir (Andrea) che in preda ad un impeto rivoluzionario si sono staccati da uno dei clan di vampire più potenti di quel periodo. Questo perché non avevamo il nostro spazio all’interno del clan e per noi che siamo abbastanza egocentrici, non era tollerabile J. In termini di gioco il nostro gesto ha rivoluzionato l’equilibrio della comunità di Vampire e il nostro modo di giocare e “vivere” il clan ha dato una svolta ai metodi e all’organizzazione degli altri clan di Vampire. Noi siamo stati i primi a gestire l’ingresso dei giocatori al clan in maniera simile al GdR cartaceo e ci scambiavamo mail con richieste di “Abbraccio” (Termine che indica la nascita dei nuovi Vampiri) o di comunicazioni tra gli anziani del Clan e i nuovi arrivati. Abbiamo portato il vero GdR in un gioco dalle grandi potenzialità. Inoltre siamo stati i primi a fornire un servizio Web di alta qualità con siti graficamente professionali e di qualità molto superiore a quanto proposto dagli altri clan. Tutto questo ha portato molto impegno e non tutti in Vampire sono stati in grado di seguire la cosa. Questo ha portato, dopo i primi mesi di euforia, ad un lento e progressivo abbandono dei membri della corte e dopo un anno, solamente noi tre fondatori siamo rimasti a portare avanti il nome del clan. La cosa più importante è che la Corte della Notte Eterna ha superato il gioco e il legame stretto con Andrea e Alessandro è un legame di forte amicizia che dura tutt’ora e supera le distanze che ci separano. Chiudo per ora il discorso della CNE con  un piccolo aneddoto sulla scelta del nome….. Alessandro, da buon romano è piuttosto legato alla storia antica della sua città e voleva riportare in vampire l’organizzazione che l’antico impero romano aveva con il suo esercito. In realtà avremmo dovuto scrivere Coorte della Notte Eterna, ma suonava male e abbiamo optato per Corte. Per anni abbiamo mantenuto in piedi un sito della CNE dedicato ai GdR, ma ora per via del poco tempo abbiamo abbandonato quasi completamente l’uso del nome nella grande rete. Magari su Google si trova ancora qualcosa dei nostri vecchi lavori.
Foto di Gruppo della CNE al Lan Party du Firenze

mercoledì 10 novembre 2010

La fine di Strahd e i preparativi per un’altra campagna.

Ieri sera abbiamo completato, in maniera abbastanza frettolosa e sbrigativa, la campagna ambientata a Ravenloft. Ho deciso di velocizzare le cose e rendere più semplice lo scontro finale con Strahd perché devo confessare di essere un po’ stanco di campagne pre confezionate. Questo nonostante abbia apportato delle sostanziali alla campagna, soprattutto perché avevamo iniziato con le regole della Quarta edizione di D&D. Sta di fatto che avevo voglia di cambiare e dedicarmi ad altri progetti più personali. La campagna di Ravenloft è durata quasi due anni con alcune importanti pause tra alcune sessioni. Tutto questo si è concluso ieri sera con lo scontro finale tra Strahd e i nostri eroi. È stato lo scontro più breve che io abbia mai visto. Il guerriero del gruppo ha colpito con alcuni fendenti possenti il povero vampiro proprio mentre Dakarin (ora arciere arcano) ha frantumato il cuore diurno, artefatto che donava a Strahd l’immunità ai raggi solari. Il conte vampiro, caduto sotto i colpi inferti dagli eroi, ha cercato di reagire, ma è stato distrutto dalla chierica Denebh che ha lanciato su di lui un incantesimo di Guarigione. Il potere della sacerdotessa ha completamente annientato un ormai debole Strahd, concludendo in maniera definitiva la campagna. Ravenloft è una campagna che ritorna ciclicamente nel nostro gruppo, dato che avevamo già giocato, molti anni fa, al modulo House of Strahd che avevo adattato ad un’altra campagna in corso. Sono sicuro che tra qualche anno Strahd farà ritorno e i nostri eroi potranno affrontarlo nuovamente….. ma questa sarà un'altra storia.
Archiviato il discorso Ravenloft, posso ora dedicarmi alle future avventure per personaggi che ormai sono di 11° - 12°  Livello. Il progetto è quello di portare il gruppo a ridosso dei livelli epici e poi concludere la campagna con un evento epocale…..una bella battaglia campale per il destino delle loro vite……ma nell’attesa di queste avventure, torno a fare il giocatore per qualche tempo….passo il testimone di DM a Paolo….. Dopo quattro anni  a pianificare avventure, ho bisogno di staccare un periodo…

lunedì 1 novembre 2010

Lucca 2010 - la Ruota del Fato

In post precedenti vi ho accennato ad un progetto segreto che per scaramanzia è rimasto segreto fin ora…..
Si tratta del primo manuale di GdR al quale ho partecipato come scrittore. Sia chiaro che non sono l’unico autore, ma ho partecipato attivamente allo sviluppo del manuale completo. Si tratta de La Ruota del Fato manuale di ambientazione per Runequest II che descrive in maniera approfondita il  mondo di Valdar, sfondo dei romanzi della saga del Re Nero, di Mark Menozzi ed edito dalla Fazi (trovate notizia in post precedenti). Il manuale sarà disponibile a Lucca 2010 ma non ho ancora conferme ufficiali….vedrò di persona se il manuale è uscito, sabato mattina.
Come detto, ho partecipato alla stesura del manuale e principalmente mi sono dedicato alle creature. Ho dovuto adattare le creature descritte da Mark alle regole di RQII. Non è stato un compito facile, perché non conoscevo, fino ad un mese fa, le regole di RQII in maniera approfondita quanto quelle di D&D. Di grandissimo aiuto è stato Paolo Guccione, che si è occupato di correggere la parte tecnica. Sono particolarmente fiero della sezione evocazione demoni, che ho sviluppato personalmente prendendo spunto da diversi metodi e creando un sistema ex novo.

lunedì 25 ottobre 2010

Talisman

Finalmente ho trovato un equilibrio per unire le ore di lavoro agli hobby. Il progetto segreto a cui stavo lavorando è quasi terminato, e spero di potervi dare notizia certe entro breve. Nel frattempo vi illustro a cosa stiamo giocando in attesa di completare Ravenloft. Ci siamo addentrati nel mondo dei Board Game e nello specifico, Talisman 4 Edizione. Conoscevo già Talisman e ne avevo letto il regolamento e una recensione su uno dei primi numeri di The Games Machine ma fino a poco fa non avevo mai giocato. Abbiamo deciso di giocare a Talisman, dopo che ci risultava difficile organizzare una sessione di D&D al completo. Ovviamente subito dopo la prima partita abbiamo preso le tre espansioni e abbiamo iniziato ad usare regole nostre, tipo che i Personaggi sono scelti dai giocatori. L’ultima sessione di Talisman (che non abbiamo completato per motivi di tempo) è stata molto divertente e ha avuto come protagonista il Tristo Mietitore. Questa opzione, aggiunta dall’omonima espansione, è molto divertente e con alcuni tiri di dado azzeccati, può ribaltare in pochi attimi una partita di ore. Giocare con tutte le espansioni e in cinque giocatori, rende il gioco piuttosto lungo e su tre sessioni siamo riusciti a finirne solamente una con vincitore……. Paolo!

venerdì 3 settembre 2010

Impegnatissimo

Non mi sono perso...... solo che sto facendo orari impossibili a lavoro (7.30 - 20.00) e la sera mi sto dedicando ad un nuovo progetto..... per scaramanzia non ve ne parlo, ma presto magari.........

mercoledì 25 agosto 2010

Un nuovo modo di affrontare l'avventura


L’avvento della quarta edizione di D&D ha radicalmente modificato le abitudini di molti giocatori di ruolo. La modifica sostanziale, a mio avviso, è stata l’abolizione della magia Vanciana  sostituita dal più semplice meccanismo dei poteri, proprio come accade nei MMORPG e nei videogiochi. Inoltre il meccanismo di regole si è arricchito della possibilità, anzi dell’esclusività dato che le distanze i movimenti sono espressi in quadretti, di usare miniature e tilset quadrettati per vivere gli incontri. Sostanzialmente D&D è diventato un grosso board game con un pizzico di interpretazione in più. Detto questo, nel periodo di prova della nuova edizione (periodo durato un paio d’anni, al quale ora abbiamo posto fine, tornando a regole più consone al nostro stile), abbiamo sperimentato il nuovo modo di giocare. Per rendere le cose più belle, io e Marco (uno degli ultimi amici che ha iniziato a giocare a D&D) abbiamo dato vita ad un “Cartico” un plastico che raffigura un villaggio, con edifici fatti di carta. Le foto allegate rendono l’idea del risultato. Tutto quello che vedete non sarebbe stato possibile senza l’apporto di Marco. All’inizio io volevo utilizzare edifici in plastica e resina da colorare ma Marco ha trovato in rete i Paper Model, molto più economici e dalla resa molto realistica. In realtà Marco ha fatto quasi tutto da solo e io mi sono limitato al supporto morale, alla stampa degli edifici di carta e alla progettazione del villaggio. Completato il lavoro abbiamo sorpreso gli altri giocatori con un luogo quasi reale dove vivere le loro avventure. Per completezza di cronaca, il villaggio rappresentato è stato usato per la sessione di gioco a Ravenloft.

martedì 24 agosto 2010

Virumsortiticorporafurtimincludum


Sono passati quasi quindici anni, ma ricordo ancora il nome del mio primo personaggio di Advanced Dungeons&Dragons, uno gnomo ladro dal nome intricatissimo (quello del titolo). Fino a quel momento avevamo giocato solamente alla versione più semplice, quella della scatola rossa,  e le razze e i personaggi erano limitati. Giocare con le nuove regole  di AD&D ci permetteva di ampliare la nostra esperienza e interpretare nuove classi e dare vita a nuove avventure. Le nuove regole erano solamente in inglese e questo ha favorito la mia conoscenza scritta della lingua a dispetto di quanto avevo provato a studiare a scuola. Se riesco a sopravvivere a Londra e new York, lo devo alla mia passione per i GdR. Ovviamente non fatemi parlare in inglese perché la pronuncia è pessima, ma non ho problemi a leggere e riesco a capire “abbastanza” cosa mi si dice (anche se ora sono abbastanza arrugginito). Tornando al mio gnomo, è stato l’unico esperimento di personaggio lontano dai miei canoni abituali. Per la prima volta ho lasciato da parte i maghi e mi sono dedicato ad uno scanzonato e irrazionale gnomo ladro. Ovviamente  il mio piccolo ha avuto vita breve, ucciso per colpa della sua innata imprudenza. Non ricordo se è rimasto vittima di un drago o di un incantesimo. Resta il fatto che per sei livelli, ho interpretato un personaggio dal nome impossibile (gli amici lo chiamavano Virum) ma che ha dato inizio alla mia esperienza con le regole avanzate di D&D.
Ricordo che abbiamo deciso di passare alle nuove regole, spinti dal fatto che ormai i nostri eroi di D&D classico erano diventati Immortali ( la fantomatica quinta scatola di D&D introduceva le regole per personaggi oltre il 36° livello che divenivano, di fatto, immortali), ma soprattutto, dai nuovi “acquisti” che Paolo aveva portato dall’Irlanda. In breve abbiamo consegnato i nostri vecchi personaggi alla leggenda ( ricordo i nomi di alcuni come Piator il chierico, Hendel il guerriero, Kallarvaning l’elfo, Oxyrius il mago, e Ablaze il mio mago). I nostri nuovi personaggi erano più variopinti  ed il nostro gruppo eterogeneo e soprattutto di primo livello!!!
Se qualcuno dei vecchi giocatori vuole riportare il nome e i pensieri dei nostri vecchi personaggi di D&D, questo è il luogo adatto.

lunedì 23 agosto 2010

The King - Il Re Nero


Qualche giorno fa ho terminato la lettura di “The King – Il Re Nero”, libro fantasy di Mark (Marco) Menozzi, autore esordiente italiano di narrativa fantasy. Il volume, di un affascinante nero lucido, compresa la superficie esterna delle pagine è curato nei minimi dettagli e in questo si apprezza il lavoro fatto dalla Fazi Editore (la stessa di Twilight). Le pagine interne della copertina contengono una bellissima mappa della regione dove è ambientato il libro, e questo denota che certamente la storia non si esaurirà con un singolo volume, ma potrà essere ampliata ulteriormente. Il volume è ben scritto con uno stile interessante e nonostante sia originario da sessioni di gioco di ruolo, la cosa non è mai così lampante. La storia è intrigante, non particolarmente innovativa, ma decisamente interessante. I protagonisti principali del volume sono molteplici e ben caratterizzati, e meno usuali di quanto si possa pensare, a parte la figura di Gulneras che ricorda troppo da vicino un ben più famoso elfo scuro di D&D (certo, le motivazioni e la storia sono diverse e particolarmente interessante è il bracciale magico che guida la redenzione dell’elfo, ma le similitudini  con il Drow rinnegato di Salvatore sono troppe). Particolarmente interessante è la gestione della magia, lontana da quanto siamo stati abituati a leggere fin ora, ma più similare alle evocazioni di Howardiana memoria. Devo dire che il libro scorre molto velocemente, ma alcuni passaggi sono a dir poco caotici e ho trovato poco efficace chiamare Goblin una razza di combattenti fieri e possenti, autentici esperti marziali. Nell’immaginario comune i goblin sono ben altra cosa.
Nel complesso il libro è ben scritto e la storia è piacevole e il livello qualitativo del progetto è alto. L’ambientazione si cui si basa la storia è in procinto di essere usata, come originariamente fatto dall’autore, per un gioco di ruolo. Le notizie su questo progetto sono ancora frammentarie, ma non mancherò di segnalare novità in tal senso.

martedì 17 agosto 2010

Librogame


Il mio primo assaggio di fantasy e giochi di ruolo è stata la serie di Librogame di Lupo Solitario (per chi non lo sapesse, un Librogame si legge come un libro, ma suddiviso in paragrafi numerati. Ad ogni azione scelta dal lettore per il protagonista dell'avventura, si deve seguire il paragrafo scelto, rendendo unica ogni lettura.). Avevo poco più di 11 anni quando in un supermercato i miei genitori mi hanno comprato il primo volume della serie “I signori delle Tenebre”. Ho amato fin dal primo momento quell’esperienza di gioco che mi permetteva di interpretare un eroe e viverne in prima persona le gesta. Anche se i Librogame non sono propriamente un gioco di ruolo, sono certamente il primo passo per iniziare a capire cosa sia un GdR.
La storia di Lupo Solitario è avvincente e ben scritta. È sicuramente la serie di Librogame che ha avuto più successo in Italia e nel mondo, a tal punto da essere recentemente  ristampata in versione aggiornata (Lupo Solitario Extended). Purtroppo al momento sono stati ritradotti solamente i primi quattro volumi e data la grave crisi del settore, non credo che vedremo i restanti volumi in italiano.
L’influenza di questi libri (e non solo la serie di Lupo Solitario) sulla mia esperienza di gioco è notevole e per anni ho stressato i miei compagni di avventura con vicende riprese da una serie piuttosto che un’altra. Negli ultimi tempi sono riuscito a recuperato buona parte della mia vecchia collezione di libri che nei vari traslochi era andata perduta (e-bay è un ottimo metodo per trovare librogame di ogni genere) alla quale sono state aggiunte delle serie che non avevo mai letto prima. La serie più amata resta sempre quella di Lupo Solitario e la mia copia de “I Signori delle Tenebre” è ormai consumata e ingiallita dal tempo, ma non per questo meno affascinante di quanto lo fosse  25 anni fa.

venerdì 13 agosto 2010

Starcraft 2

Sarà anche che alla Blizzard piace fare le cose per bene, ma non possono farmi perdere un'ora e mezza per installare un gioco..... Quello che è certo e che ne varrà la pena.....















Aggiornamento

Si ne vale decisamente la pena.....:)




giovedì 12 agosto 2010

Il mio alter ego ( o avatar se preferite)


Giocando di ruolo ho interpretato molti personaggi (forse meno di quanto avrei voluto) ma principalmente elfi maghi. Ho utilizzato anche personaggi femminili, ma l’elfo mago è la mia classe preferita. Shadar Faern è uno di questi personaggi che ho deciso di utilizzare come avatar in rete e nei vari giochi per PC che ho giocato. 
Originariamente Shadar è nato come Drow Mago che ha subito varie metamorfosi nel corso degli anni; è stato un vampiro (nelle partite in rete a Vampire Redemption), un mago umano dell’alleanza di World of Warcraft (WoW) e molte altre cose ma esclusivamente legate alla magia arcana.
Sono sempre stato affascinato dalla magia e dai maghi. Credo che tutto sia iniziato dopo aver letto un libro game, intitolato La Prova che ha come protagonista Raistlin, mago della saga di Dragonlance. Per chi non conoscesse questo personaggio, posso dire che è uno dei maghi più affascinanti della letteratura fantasy e dei GDR. La figura di Raistlin Majere è tormentata dalla gracilità del fisico e dalla bramosia di potere. La notevole intelligenza ha fatto del giovane Majere uno dei maghi più forti e abili del suo mondo (Krynn) ma la sua ambizione è anche la sua dannazione. Non sto a descrivere quanto accaduto a Raistlin durante la prova o durante la saga della guerra delle lance, sia per lasciare inalterato il fascino della sorpresa a chi non conosce questa figura, sia perché la sua storia è complessa e richiederebbe molte righe. Ovviamente potrei tornare su questa figura in futuro….. ma per ora posso solo consigliarvi di riscoprire Raistlin e un ordine di maghi differente da quanto mostrato recentemente dalle produzioni letterarie attuali.

Ultime considerazione sul mio alter ego……. Ho scritto molte cose usando il nome di Shadar…… provate a cercare in rete….forse si trova ancora qualcosa di mio….


mercoledì 11 agosto 2010

Dungeons & Dragons Scatola Rossa (o classico)


Da qui è iniziato tutto.
La scatola rossa di D&D, con le regole base
Sono stato introdotto al gioco di ruolo con queste regole (anche se tempo prima avevo iniziato a leggere i Librogame di Lupo Solitario) da Paolo che ha contagiato tutta la compagnia. All’inizio, ovviamente, ero solo un giocatore e interpretavo un Elfo (razza che ho sempre utilizzato perché con le regole di D&D classico univa le arti arcane al combattimento con la spada). Il mio primo elfo (del quale non ricordo esattamente il nome, forse Belran) ha affrontato con coraggio i pericoli del castello Mistamare alla ricerca del famigerato Bargle, mago rinnegato, accuato di aver ucciso la bella Aleena, sacerdotessa della citta di La Soglia. Alzi la mano chi non ha mai partecipato alla caccia a Bargle prima vera avventura di migliaia di giocatori di D&D Classico. Il dungeon è descritto nel Manuale del Dungeon Master della scatola rossa e, anche se incompleta dato che è descritto solo il primo livello del castello, si tratta di una buona introduzione per giocatori e DM alle prime armi. 
La scatola rossa è stato il mio primo GdR acquistato al Centro Gioco Educativo di via Cernaia a Torino, dove, insieme a Paolo e Max, abbiamo trovato molto materiale di D&D.Il CGE è stato il nostro punto di riferimento per qualsiasi acquisto. All’epoca negozi specializzati in GdR non erano ancora nati e realtà come il Drago Dormiente di Torino, o la catena Avalon (ormai fallita) non esistevano (attualmente i CGE non si occupano più di giochi di ruolo con l’eccezione del CGE di corso Peschiera, ora in corso Ferrucci credo, che ha riservato una sezione del negozio appositamente al GdR)
Ricordo ancora quando siamo andati in via Cernaia a comprare la scatola con le regole Master (scatola nera) in inglese con allegata la traduzione fotocopiata e ciclostilata. Da quelle regole è nata un’avventura creata da Paolo e Max dove i nostri personaggi facevano la conoscenza dei primi incantesimi di alto livello e dei misteriosi e letali lich.
Credo che la magia dell’ignoto (come giocatore quella era la prima volta che utilizzavo regole per personaggi di alto livello) sia stata unica e ormai l’esperienza accumulata non può far altro che ridurre l’effetto sorpresa di quel periodo.

Una nuova avventura


Il tuo personaggio è in piedi in cima ad una collina erbosa… Il sole svafilla sui tuoi capelli biondi, increspati dalla fresca brezza… distrattamente strofini l’elsa ingemmata della tua spada magica e guardi il nano e l’elfo che , come al solito, stanno litigando sul modo di caricare i cavalli… La maga ha appreso i suoi incantesimi e dice che è pronta ad andare… L’entrata di un pericoloso sotterraneo si apre di fronte a voi, sulla vicina montagna, ed al suo interno un terribile drago è in attesa… è tempo di andare…
Frank Mentzer
“Tratto dal manuale del giocatore di Dungeons & Dragons scatola rossa”



Queste parole hanno dato inizio ad una lunga avventura. Sono quasi vent’anni che gioco, anzi giochiamo, a Dungeons & Dragons e il nostro cammino non si è ancora concluso. Abbiamo vissuto innumerevoli avventure e combattuto migliaia di nemici e i nostri eroi hanno salvato il mondo centinaia di volte godendosi i frutti della loro celebrità. Alcuni dei nostri personaggi sono diventate mitiche figure che, nel nostro immaginario, accostiamo ai grandi protagonisti della saghe letterarie che più ci hanno appassionato.
In qualità di Dungeon Master (colui che tira le fila degli eventi) ho narrato centinaia di storie attingendo  a piene mani da tutto quello che ho letto, visto, immaginato in questi venti anni di gioco.
Ora credo sia venuto il momento di scrivere una cronaca di quanto vissuto e quanto vivremo insieme ai miei più cari amici. Per questo motivo ho deciso di aprire un blog.
Qui troverete i ricordi di quanto giocato, non solo da me, ma da tutto il gruppo. Citerò più volte alcuni amici, come Paolo e Max che mi hanno introdotto al GdR, amici che se vorranno potranno anche presentarsi su queste pagine e  commentar, giudicare  e partecipare alla stesura delle Cronache del Drago.
Nei giorni successivi potrete leggere molte cose sui giochi di ruolo e sulle avventure che stiamo vivendo in questo momento. Cercherò di intervallare le cronache delle sessioni di gioco con alcuni aneddoti su quanto accaduto in questi vent’anni di D&D e presentando le varie versioni che abbiamo giocato.